L'intelligenza artificiale generativa semplifica molti compiti intellettuali: scrivere e analizzare testi, tradurre, generare o modificare immagini, gestire e classificare masse di dati. Nel campo della ricerca sociale e delle politiche promette un futuro ricco di opportunità e rischi. Una straordinaria facilità nell’associare informazioni, che però già esistono e che riflettono quanto già sappiamo (o crediamo di sapere). Ricercatori che per ottenere subito risposte ben informate forse rinunciano a fare domande nuove.
Ne parlano QUI Massimo Airoldi, Flaminio Squazzoni – di UniMi – Silvia Decadri di UniMib e Walter Quattrociocchi di Sapienza. Introduce Francesco Zucchini, direttore di NaspRead.eu.